Esiste una realtà invisibile agli occhi?
È possibile conoscerla e non averne paura?
L’informazione di massa e i finti maestri lavorano dalla stessa parte, traendo profitto dalla nostra non conoscenza.
In questo articolo spiego perché la nostra ignoranza delle energie non visibili agli occhi viene usata sia da chi controlla l’informazione di massa sia dai fattucchieri, maghi e falsi maestri che approfittano della nostra debolezza.
Chi nega l’esistenza di ciò che non si vede lavora dalla stessa parte di chi ci dice che dobbiamo averne paura: entrambi approfittano di noi anche se apparentemente dicono cose opposte.
La nostra ignoranza e il controllo di massa
Nella nostra società la cultura delle domande e delle risposte, come “perché siamo qui? chi siamo? perché soffriamo anche contro il nostro desiderio?” non esiste o, quando c’è, è relegata a piccole nicchie di individui: l’amore per la conoscenza è una cultura minoritaria.
Tutto ciò che nel nostro mondo “fa informazione” (giornali, televisione, film, pubblicità, libri di massa) è mantenuto ad un livello culturale talmente basso che non aiuta gli individui a rispondere ai propri perché.
Così troviamo la maggioranza delle persone scontente di se stesse e del mondo, e non di rado impaurite per la vita quotidiana o per le fosche prospettive sul futuro dell’umanità trasmesse ogni giorno dai telegiornali e in altre trasmissioni televisive come un mantra[1] ipnotico, rafforzato poi dalla carta stampata.
La cosa più assurda è che, malgrado vengano rese note da scienziati ed esperti tante cose che non vanno sul nostro Pianeta, la maggior parte dei governi porta avanti lo stesso le scelte miopi che porteranno tutti al disastro. Non è un contro senso? O forse c’è qualcosa che esula dalla nostra realtà e che ci sfugge? Oppure è perché ci siamo talmente rimpiccioliti cerebralmente e mentalmente, a forza di riempirci di cultura dell’ignoranza, che siamo diventati come animali senza spina dorsale che accettano di tutto senza lottare?
Siamo arrivati al punto che, con messaggi subliminali e informazioni ripetute continuamente, possono farci fare qualsiasi cosa: votare per questo o quel candidato, accettare leggi che ledono la libertà personale, consumare e acquistare in modo compulsivo a fronte di bisogni indotti, provare emozioni di paura e di rassegnazione accettando le ingiustizie come qualcosa che non si può cambiare.
Si tratta di un controllo di massa esercitato da specialisti che hanno studiato e compreso come funziona la mente dei nostri cervelli. Nelle loro mani siamo diventati un branco di pecore che obbedisce senza fare niente, completamente anestetizzati in quanto diventa difficile, in queste condizioni, sviluppare e mantenere una propria individualità e coscienza che ragioni e prenda decisioni autonome.
Il controllo delle masse, infatti, serve proprio a distruggere la capacità di osservare e di avere una propria opinione. Il gruppo viene controllato più facilmente perché è prevedibile, mentre la persona che ragiona con la propria coscienza può essere imprevedibile e sicuramente è meno controllabile.
Chi canta fuori dal coro fa fatica a farsi sentire
La conoscenza di come funziona la mente del cervello viene usata scientificamente per il controllo mentale, e i professionisti che la detengono stanno bene attenti a che non venga divulgata troppo.
In questo marasma indotto dalla cultura dell’ignoranza troviamo però anche persone che hanno fatto ricerche di tipo scientifico e/o umanistico in relazione alla mente umana, alle energie psico-corporee e alla coscienza, e i cui studi hanno quindi qualcosa da dire in merito alle risposte di cui il nostro animo ha bisogno per nutrirsi e crescere spiritualmente. Ricercatori che vogliono divulgare i risultati del proprio percorso e dunque hanno scritto libri o fondato associazioni e comunità di ricerca interiore e spirituale per dare la possibilità a chi lo desidera di sviluppare la propria coscienza e di fruire del medesimo percorso di crescita personale.
Si tratta di libri e associazioni che rimangono sconosciuti ai più, molti dei quali continuano ad affondare nell’oblio della cultura dell’ignoranza.
Spesso questi individui mossi dal desiderio della divulgazione si devono scontrare con realtà comunicative che fanno parte della strategia di controllo: hanno problemi a trovare una casa editrice sufficientemente grande e conosciuta che possa distribuire sul territorio le loro pubblicazioni, devono accontentarsi di far conoscere i propri studi attraverso conferenze e convegni di nicchia a cui accede un numero limitato di persone, non possono raggiungere i mezzi televisivi e le pubblicazioni di massa.
Un altro aspetto della strategia che i controllori della mente usano contro i ricercatori che sono andati troppo avanti con le proprie ricerche è attaccarli denigrandoli e negando validità ai loro studi utilizzando il parere di altri scienziati e ricercatori compiacenti, che viene diffuso in televisione e sui giornali.
Lo scopo è allontanare persone eventualmente attratte dagli studi di questo o quel ricercatore e, se la campagna denigratoria a mezzo stampa non basta, si servono di altri strumenti come controlli fiscali o testimoni corrotti per dare più credito alle voci messe in giro.
Vi siete mai chiesti perché le ricerche sulle scienze del cervello e della mente o qualsiasi altra scoperta avanzata potenzialmente “rivoluzionaria” per la scienza cosiddetta ufficiale vengono pubblicate solo su riviste specializzate e non su quelle di massa? Oppure come mai i ricercatori sul funzionamento sulla mente del cervello tengono i loro convegni solo tra i loro colleghi e operatori del settore? In alcuni casi per poter partecipare ai loro incontri devi accreditarti fornendo in anticipo tutti i tuoi dati e, se non corrispondi al loro target, non vieni accettato. E’ chiaro che argomenti specifici e tecnici sono di difficile comprensione ma potremmo ovviare a ciò scrivendo articoli di taglio divulgativo, meno tecnici, destinati al pubblico in modo che la gente comune sia messa a conoscenza delle ricerche scientifiche fatte. I professionisti del controllo, che hanno in mano quasi tutte le testate di informazioni oltre alle TV sul Pianeta, in realtà non intendono permettere che i comuni mortali apprendano a che punto sono arrivate le scoperte scientifiche: l’ignoranza è la condizione essenziale per mantenere ogni persona sotto il loro controllo.
E’ interessante osservare senza paraocchi gli scenari con i quali i professionisti del controllo mentale di massa agiscono. Basta guardare cosa succede quando viene pubblicato il libro con cui un ricercatore fornisce indicazioni in grado di far ragionare le persone con la propria testa e smascherare una parte del sistema di controllo: subito vengono dati alle stampe altri libri sull’argomento da nomi illustri che smentiscono il ricercatore “fuori dagli schemi” e i loro autori vengono anche intervistati in trasmissioni televisive di grande share così che, in poco tempo, i loro libri diventano best seller. È un modo veloce per riprendere il controllo delle masse che si erano distratte e dirottarle di nuovo sui loro programmi di pensiero originari.
Il dubbio creato da queste informazioni tra loro opposte forma una breccia nella mente del cervello di chi ascolta o legge, una meccanica energetica conosciuta dai professionisti del controllo mentale i quali sanno che in questo modo possono di nuovo inserirsi con parole chiave contenenti messaggi subliminali che richiamano quelli ipnotici precedentemente registrati nei nostri cervelli.
La fatica di noi ricercatori è raccontare ed insegnare a più persone possibile le nostre conoscenze, e riuscire a fare avere loro attimi di coscienza.
Un’altra difficoltà che incontriamo è che le persone hanno subito il controllo mentale per molto tempo, e ciò ha impedito alla loro coscienza di svegliarsi dallo stato dormiente in cui sono caduti nel momento in cui hanno smesso di ragionare con la propria testa. Una volta che la persona riesce a prendere coscienza di qualcosa che la riguarda o di quello che sta vivendo, ecco che inizia a svegliarsi e a vedere i limiti di questa cultura dell’ignoranza e a ricercare nel suo territorio coloro che, come lei, si sono “svegliati”, per cercare di cambiare qualcosa.
In tutto questo marasma di personaggi, messaggi, mantra ripetitivi e subliminali, coloro che non hanno sviluppato la propria coscienza risultano come bambini smarriti, emotivamente deboli, facili prede di millantatori, fattucchieri, maghi e falsi maestri ai quali chiedono certezze e aiuto per affrontare le paure, e i quali non di rado li frodano del loro denaro.
Ma torniamo ai nostri governanti e a come essi non facciano niente o poco rispetto al disastro plurimo (ecologico, economico, sanitario e morale) in cui viviamo. Oltre al controllo mentale c’è sotto qualcos’altro che bisogna sapere.
A parte il successo che deriva loro in termini di prestigio e soldi dall’accettare le direttive di chi ha il potere finanziario e tiene le fila del controllo mentale sulle nazioni, esistono anche altri fattori da tenere presente. Vediamo quali sono.
Il ruolo del nostro cervello
Noi abbiamo un cervello che ci permette di vedere solo una piccola parte di quello che realmente esiste e vive insieme a noi, infatti ad esempio i nostri occhi non ci fanno vedere i parassiti che vivono sulla nostra pelle e dobbiamo usare strumenti ottici ad alta tecnologia per poterli osservare, per non parlare dei batteri e dei virus. In realtà esistono anche altre forme di energia o di entità, più o meno condensate, che noi non vediamo. Un mondo non apparente che, proprio come i batteri, esiste e che interagisce con la realtà apparente in ogni momento della nostra vita e può modificare il nostro modo di essere senza che ne siamo consapevoli. Solo che non può essere osservato nemmeno con il microscopio elettronico.
L’unico modo che abbiamo per capire quando veniamo a contatto con queste forme energetiche sono le sensazioni che proviamo con il corpo fisico e le emozioni connesse: se sono forme di energia positive saranno sensazioni di benessere ed emozioni di gioia, se invece sono energie negative saranno sensazioni di pericolo e dolore fisico ed emozioni di angoscia, paura, terrore, rabbia, odio, collera.
Ci sono persone assai sensibili che si accorgono istintivamente quando vengono a contatto con energie strane e diverse dalle proprie, perlomeno quelle con le quali sono abituate a percepirsi. Alcuni, dotati di percezioni più sviluppate, addirittura le vedono perché percepiscono, ad esempio, i colori dell’aura (il campo di energia del corpo). Ma quasi tutti noi siamo sensibili a sufficienza da poter utilizzare il nostro corpo come antenna ricevente in grado di metterci sul chi vive quando entriamo in contatto con entità non apparenti.
Dobbiamo imparare ad osservarci di più in quello che sentiamo, e a prendere nota dei cambiamenti psicofisici ai quali andiamo incontro. Quando si verificano, infatti, un motivo c’è sempre, e non è detto che appartenga alla realtà visibile con gli occhi.
Se per esempio una persona entra in casa e improvvisamente le si rizzano i peli delle braccia, sente dei brividi in tutto il corpo o dietro alla nuca, prova paura o sensazione di pericolo, lì c’è qualcosa o qualcuno che non ha una forma come la sua, se no la vedrebbe, ma è composto da altre energie che non sono sicuramente positive, se no non avrebbe avuto quelle reazioni sgradevoli.
Sono tante le entità e forme di energia che vivono attaccate al nostro corpo o fuori di esso, dotate di un proprio contenuto mentale. Ogni volta che esse da fuori si avvicinano a noi, la mente del nostro cervello le accetta come energie proprie, ne fa una copia e ci fa diventare i loro ripetitori, come burattini inconsapevoli di quello che fa fare il burattinaio. Così i loro pensieri diventano i nostri oltre alle loro emozioni, cattiverie e amore. Se sono energie positive ben vengano, ma quando sono negative è un disastro perché la persona non sa come affrontarle.
Molte persone sono a conoscenza dell’esistenza di queste entità o di altri tipi di energie parassite perché ne hanno sentito parlare da preti esorcisti cattolici o di altre religioni o da sciamani che conoscono bene questo argomento, ad esempio in trasmissioni televisive sulle possessioni demoniache.
Non tutti gli individui però sono posseduti, il più delle volte basta che queste entità tocchino dall’esterno il loro campo energetico del corpo (aura) per creare negatività dalle più lievi alle più gravi e per portarli ad esempio a compiere azioni non corrette, a vivere momenti di tensione e perdita di controllo di sé, a far sentire loro delle voci, a spingerli al suicidio o all’omicidio o, se hanno incarichi pubblici, ad accettare compromessi e a compiere scelte non a favore dei cittadini. Il contenuto mentale di queste entità, infatti, spiega come mai è possibile che chi ha responsabilità di governo non si renda più conto della gravità in cui versano il nostro pianeta e la collettività, e questo indipendentemente dal partito politico in cui milita. Il fatto è che le entità contengono emozioni, pensieri e decisioni che la persona facendo confusione può facilmente scambiare per propri e che alterano la sua percezione delle cose.
Tutti noi viviamo dentro energie apparenti (le realtà che vediamo) e non apparenti (le realtà che non vediamo), e se una persona non lo sa o ha paura di ciò che non vede e quindi fa finta che non esista, ne subisce gli effetti negativi. Ma imparare a non esserne succubi è possibile e semplice, basta un po’ di conoscenza e di pratica.
Fino a che non conosciamo come funzionano la mente del cervello e gli altri strati mentali che ci compongono subiamo gli effetti delle entità energetiche parassite non visibili. Per la maggioranza delle persone queste energie non sono reali perché non le vedono, e quindi non sono consapevoli di essere anche loro in prima persona a metterle in esistenza ad esempio ogni volta che sono arrabbiate, che odiano qualcuno o qualcosa, che sono cattive, che danneggiamo gli altri senza prendersi responsabilità, che sono invidiose. Nelle dimensioni energetiche non visibili intorno al corpo queste emozioni negative e violente creano entità energetiche dalla forma mostruosa che andranno in giro nell’etere in tutto il Pianeta, oltre a collegarsi agli individui a cui sono rivolte le emozioni di odio, cattiveria, invidia o paura ma anche a tutti coloro che hanno delle energie mentali simili perché le hanno prodotte a loro volta.
Quando vediamo e sentiamo delle notizie negative come ad esempio l’attentato alle Torri Gemelle a New York continuamente per giorni e giorni in modo ripetitivo e ipnotico, creiamo con le nostre emozioni senza esserne consapevoli un mostro energetico collettivo composto da paura e terrore, poi rabbia e voglia di vendetta: tante emozioni racchiuse dentro la parola chiave “terrorismo”.
Le parole chiave servono a far richiamare mentalmente dalle persone le emozioni che hanno provato nel passato, così ogni volta che nei telegiornali e in altre trasmissioni verrà pronunciata la parola “terrorismo” o la leggeremo sui giornali, senza che ce ne accorgiamo la mente del nostro cervello ci riattiverà tutte le emozioni che abbiamo già vissuto nel momento in cui abbiamo visto l’attacco alle Torri Gemelle.
In questo modo potenzieremo il mostro collettivo che abbiamo creato precedentemente facendolo diventare più grosso energeticamente e più forte nei suoi contenuti emozionali, così che esso rimarrà attaccato a ognuno di noi e anche a tutti coloro che non l’hanno creato in quanto non hanno provato né paura né altre emozioni negative, perché anche se non lo hanno fatto la grandezza del mostro creato dagli altri sopprimerà e trasformerà energeticamente in negativo anche le loro energie e come risultato ci farà trasformare e diventare persone paurose, colleriche e vendicative verso gli altri.
Questo meccanismo funziona con tutti gli avvenimenti sociali rilevanti: non solo gli attentati ma anche le guerre, la crisi economica e la disoccupazione, i cataclismi naturali, le malattie diffuse, i risultati delle elezioni in cui qualcuno “vince” e qualcun altro “perde” e si sente minacciato da chi ha “preso il potere”.
La paura, il terrore e il senso di minaccia sono emozioni che indeboliscono e paralizzano la coscienza di ogni persona, ed è proprio in questo modo che si depositano nella mente del nostro cervello rendendoci più deboli e facili prede dei loro effetti, inducendo in noi perdita di autostima e di sicurezza.
La strategia del terrore mentale di gruppo basata su attentati, disastri aerei, terremoti, tsunami, guerre e ogni situazione di emergenza può anche essere utilizzata per approvare leggi illiberali e ingiuste che restringono la libertà personale e consentono a chi influenza in modo occulto i governi e detiene il controllo mentale di massa di avere possibilità di manovra in forma legale e accettata per placare la paura che è nata dentro ciascuno. Una paura creata apposta per indebolire mentalmente l’individuo e fargli credere che “da solo non ce la può fare perché ciò che accade è troppo più forte di lui” e per fargli accettare un potere sempre maggiore in mano alle strutture repressive dello Stato.
Il ruolo della coscienza e della responsabilità
Cosa possiamo fare per difenderci da questi meccanismi? Un persona che sviluppa la propria coscienza imparando come funziona la sua mente diviene capace di riconoscere le energie non apparenti quando le incontra e presterà anche attenzione a non crearle. Inoltre si accorgerà degli scenari creati dai professionisti del controllo mentale di massa per dominare le persone e soprattutto non cadrà nelle mani di maghi, fattucchiere o santoni e illuminati fasulli che tenteranno di usare la paura di queste energie per spillarle dei soldi.
Solo una persona debole emotivamente e senza una coscienza dei meccanismi che ho descritto può cadere nelle mani di questi millantatori, che la manipolano incutendole paura con frasi ad effetto come “stai attenta perché hai addosso questa negatività” o “un’entità cattiva può farti ammalare o causarti un tracollo finanziario” e, soprattutto, le dicono qualcosa come “solo io posso bloccarla”, quando questo non è vero. Siamo NOI stessi a poter impedire che queste energie che vivono insieme a noi, soprattutto quelle negative, possano aggredirci e farci ripetere il loro contenuto mentale, inducendoci a tenere comportamenti dannosi verso gli altri per sottrarci energia e sottrarla a chi danneggiamo.
Siamo solo NOI che, diventando consapevoli di questi meccanismi, siamo in grado di non subirne gli effetti. Tenete presente che queste entità ed energie non positive non hanno una coscienza propria, solo voi potete dargliela utilizzando la vostra, di coscienza, quando non accettate di ripetere il loro contenuto mentale e quindi vi rifiutate di comportarvi con cattiveria, odio, rabbia, invidia…
Poi ci sono coloro che in buona fede credono solo a quello che possono vedere, e che non si rivolgerebbero mai a maghi di qualsiasi genere. Sotto questo aspetto si difendono già e, limitatamente a ciò, hanno una propria forza interna derivante dalla coscienza.
Tuttavia se non conoscono le meccaniche che ho descritto sono influenzabili dal controllo (di massa oppure no) esercitato dalle energie non apparenti, anche se si illudono di non esserlo.
Per concludere: ogni persona ha il dovere morale, per se stessa e per il gruppo, di conoscere come funziona la mente e di sviluppare la propria coscienza, in modo da comprendere esattamente quando è giusto fare una cosa oppure no, quali sono gli atteggiamenti da usare per evitare di creare mostri energetici e soprattutto cosa fare quando si accorgerà di averne qualcuno vicino, per mandarlo via semplicemente non accettando il suo contenuto mentale (pensieri, atteggiamenti, azioni, emozioni) e rifiutandosi di degradarsi al suo livello.
Queste energie negative possono solo abbruttire una persona sia moralmente sia spiritualmente, per impedirlo bisognaaffrontare tutto il mondo di energia non apparente e andare oltre i limiti visivi impostici dal nostro cervello: il fatto di non vedere attraverso gli occhi le dimensioni non apparenti non significa che esse non esistano. Se ascoltiamo le reazioni fisiologiche del nostro corpo (come brividi, sensazione di pericolo, freddo non spiegabile dalle condizioni ambientali, nausea, senso di oppressione…), le emozioni che proviamo e quello che ci viene da pensare (tristezza, impotenza, voglia di farla finita, cattivo umore, incapacità improvvisa a fare qualcosa) e infine le parole che ci viene da pronunciare, già ci possiamo accorgere quando siamo noi che stiamo pensando, parlando e agendo con la nostra coscienza presente e attiva, e quando invece c’è qualcosa di esterno che ci influenza. Io direi che è molto importante partire da questo semplice esercizio: osservarsi e ascoltarsi nei propri pensieri e nelle parole, solo così possiamo diventare consapevoli di come opera la nostra mente quando viene a contatto con queste energie non apparenti.
In questo modo possiamo diventare autonomi nel difenderci senza bisogno di falsi aiuti esterni e senza cadere nei meccanismi di manipolazione di massa.
Fiorella Rustici, novembre 2009
[1] Mantra: parola derivante dal sanscrito che indica una formula verbale (una o più sillabe, lettere o frasi) pronunciata a ripetizione per ottenere un effetto( mentale, fisico o energetico) positivo o negativo su qualcuno.